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Osteopatia e paralisi cerebrale

J Am Osteopath Assoc. 2008 Oct;108(10):559-70. Effectiveness of osteopathy in the cranial field and myofascial release versus acupuncture as complementary treatment for children with spastic cerebral palsy: a pilot study. Duncan B1, McDonough-Means S, Worden K, Schnyer R, Andrews J, Meaney FJ.

Più di 2 bambini su 1000 in USA, di età compresa tra i 3 e i 10 anni di vita, sono affetti da paralisi cerebrale, causata da una lesione a livello del sistema nervoso centrale insorta prima o subito dopo il parto, ovvero in un momento di rapido sviluppo dell’encefalo. Le manifestazioni della paralisi cerebrale sono varie, a seconda della zona lesionata, ma tendenzialmente riguardano la sfera motoria. Le complicazioni di tale paralisi riguardano difficoltà nel linguaggio, nella deglutizione, nel controllo dell’eliminazione di feci e urine (costipazione) oltre che contratture muscolari. Le terapie standard prevedono la somministrazione di farmaci (miorilassanti) che purtroppo hanno però un effetto solo temporaneo. Alcune terapie alternative, tra cui l’osteopatia e l’agopuntura sono state testate con successo. Lo studio proposto ha l’obiettivo di mettere a confronto l’efficacia di questi due trattamenti, valutando anche la tolleranza della terapia da parte del paziente. Sono stati arruolati bambini di età compresa tra gli 11 mesi e i 12 anni di vita con paralisi cerebrale di gravità da medio a severa. Durante lo studio è stata mantenuta la terapia farmacologica, mentre sono state interrotte altre eventuali terapie alternative. Il grado di disabilità e le funzioni motorie sono state valutate con apposite scale prima dell’inizio dello studio, a metà (12 settimane) e al termine (24 settimane), mentre la valutazione osteopatica è stata effettuata da 3 diversi osteopati nelle tre fasi della ricerca. Le tecniche osteopatiche comprendevano il trattamento cranico e il rilascio miofasciale. Sono stati eseguiti 10 trattamenti, inizialmente a cadenza settimanale, in seguito mensile, per tre mesi. Per quanto riguarda l’agopuntura sono state eseguite 30 sessioni di trattamento nei tre mesi, nelle regioni valutate disfunzionali a seconda della lesione. Sono stati trattati 55 pazienti con paralisi cerebrali, divisi in modo equo nei gruppi di trattamento osteopatico, agopuntura e gruppo di controllo. Sono state valutate 11 variabili prima, a metà e a fine trattamento: l’osteopatia in aggiunta al trattamento medico standard si è rivelata efficace nel ridurre la spasticità muscolare. Non sono stati mostrati effetti benefici per quanto riguarda l’agopuntura rispetto al solo utilizzo della terapia tradizionale. Si può concludere che l’osteopatia sia più efficace della sola terapia farmacologica e della terapia farmacologica associata ad agopuntura nel trattamento di bambini con paralisi cerebrale.

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Piccoli Cuochi Crescono

 “Mia mamma mi ha detto che i due più importanti utensili da cucina sono attaccati alle braccia… non si può mescolare le polpette di carne con un cucchiaio di legno: lì ci arrivano solo le dita sporche”.
(Rachael Ray)

Questa citazione fa riflettere su quanto sia importante coinvolgere i bambini nella creazione delle nostre ricette, dalla più semplici alle più complesse. Cucinare non significa solo mangiare, ma toccare, sbriciolare, versare, sbucciare… tutte attività che coinvolgono uno degli strumenti più belli che abbiamo in dotazione: le mani.

Le mani hanno grandi potenzialità spesso inespresse o non stimolate, attraverso il cucinare, attività creativa divertente e perché no, confusionaria, possiamo svilupparle.

Pensiamo al versare della cioccolata calda con un cucchiaio in una ciotola, sviluppa una della competenze più importanti della mano, la coordinazione oculo-manuale ( sempre se i nostri bambini non se lo mangiano tutta prima di versarla!).Oppure preparare l’impasto per i biscotti, permette di potenziare la motricità fine, un requisito indispensabile per la scrittura.

Visto all’ora quanto è importante sbizzarrirsi in cucina con i bambini, vi consiglio una ricetta da fare con loro: sono i “cake pops” ( lecca- lecca di pan di spagna).

PER IL PAN DI SPAGNA:

  • 6 uova
  • 180 g di zucchero
  • 240 g di farina
  • Buccia di limone grattugiata

PER I CAKE POPS :

  • 6 cucchiai di confettura ( il gusto che preferite)
  • 200 g di cioccolato fondente
  • 200 g di cioccolato al latte
  • Zuccherini
  • Codette colorate
  • Farina di cocco

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PER IL PAN DI SPAGNA

  1. Unite le uova con lo zucchero : mostrate al bambino come si fa è fategli provare a girare il cucchiaio nella ciotola, questo movimento è utile per l’apprendimento delle forme rotonde;
  2. aggiungete la buccia di limone e la farina setacciata, unendola al composto;
  3. versate il tutto in una tortiera imburrata: il pezzo di burro ricopre un ruolo importante sia per la manipolazione che per la coordinazione oculo-manuale; e cuocetela a 180 ° per 45 minuti.

PER I CAKE POPS

  1. Fate sbriciolare il pan di spagna dal vostro bambino, si divertirà tantissimo! E aiutatelo ad incorporare la marmellata con il composto preparato;
  2. formate insieme tante piccole palline, ciò permette lo sviluppo della motricità fine, e mettetele nel freezer per 30 minuti;
  3. fondete i due cioccolati a bagno maria;
  4. fate vedere ai vostri bambini come infilare i cake pops negli stecchini, ciò incrementa la coordinazione oculo- manuale ;
  5. passateli prima nel cioccolato e poi nelle codette o negli zuccherini a seconda della vostra creatività, un buon allenamento per il polso, protagonista nella futura scrittura;
  6. lasciateli asciugare in posizione verticale per 30 minuti in frigo.

Dunque dietro una semplice e divertente ricetta, si nascondo tanti piccoli esercizi fondamentali per potenziare le abilità manuali, che sono strettamente connesse al disegno e alla futura scrittura.

E allora…benvenuti piccoli cuochi!

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico

Il mondo della manipolazione

“Toccare, schiacciare, premere, appallottolare e mischiare”

Sono attività di manipolazione, un mondo questo ricco di idee che permettono ai nostri bambini di conoscere ciò che le loro manine possono e riescono a fare.

Questa attività coinvolge i bambini dai primi mesi di vita, essi sperimentano il mondo circostante proprio attraverso il senso del tatto, e in particolare, nel primo approccio con la pappa.toccare

Quante volte abbiamo negato ai nostri piccoli di toccare e schiacciare la loro prima pappa? Se pensiamo a quale senso è coinvolto nell’ assaggiare il cibo, ci viene subito in mente il gusto, in realtà il senso del tatto ricopre un ruolo altrettanto importante.

Un consiglio alle mamme più avventurose ( poi capirete il perché): provate a mettere un cucchiaio di ciò che gli avete preparato in una ciotolina accanto a quella della pappa di vostro figlio, e nel mentre lo imboccate stimolatelo a giocare con essa ( ovviamente il cibo potrà andare in giro, ma anche questo è un buon modo per comprarsi una tovaglia nuova!).

La stimolazione tattile, prodotta dalla manipolazione può avvalersi di tante risorse “naturali”, un esempio: mentre impastate la pizza, vostro figlio può aiutavi a tirare la pasta e senza accorgervene otterrete due risultati con un solo gesto, fortificare le sue dita e preparare un’ottima cena.

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Manipolare è un’ attività che si nasconde nelle cose di ogni giorno, un altro gioco è quello di lasciargli toccare della farina bianca o del pangrattato dentro un piatto fondo, mentre magari voi impanate le bistecche per il pranzo; la stessa cosa la potete fare con le polpette, chiedete a vostro figlio di creare delle palline più o meno grandi che stimoleranno al contempo, la muscolatura del palmo della mano e la sua fame.

Dunque questo mondo, vi permetterà di attivare le parti più importanti della motricità fine, che sono fondamentali per la scrittura e contemporaneamente vi aiuterà a passare dei momenti divertenti con il vostro piccolo.

Dott.ssa Chiara Codispoti

Educatrice e Rieducatrice del gesto grafico