Mettiamoci in gioco

ATTIVITA’ PSICOMOTORIA per bambini dai 3 ai 6 anni

Mettiamoci in GIOCO” si rivolge a bambini tra i 3 anni e i 6 anni, età in cui è ancora precoce la pratica di uno sport specifico, ma è invece più indicato un percorso mirato alla maturazione globale del bambino.

L’ attività psicomotoria facilita e sostiene lo sviluppo armonico attraverso il gioco: la condizione più semplice, piacevole ed efficace per apprendere, sperimentare e modificarsi.

Attraverso il gioco, infatti, il bambino impara a conoscere se stesso e l’ambiente che lo circonda, e acquista sempre più consapevolezza del proprio corpo sperimentandosi in sequenze motorie semplici e complesse. In questo modo si pongono le basi per una crescita anche a livello cognitivo.

L’attività ludica è essenziale, inoltre, per la socializzazione e la condivisione delle esperienze con i pari.

“Il bambino non gioca per imparare ma impara perché gioca”. (B. Aucouturier)

Struttura degli incontri:

Ogni incontro viene suddiviso in tre momenti ben definiti: accoglienza/inizio, parte centrale, conclusione.

L’accoglienza è caratterizzata da rituali di entrata, quali togliersi le scarpe, entrare in stanza, sedersi in cerchio e ripetere i propri nomi e le regole.

La parte centrale consiste nell’attività vera e propria. Lo psicomotricista oltre a creare un setting educativo specifico, si inserisce nel gioco spontaneo dei bambini e, soprattutto, propone attività di tipo senso-motorio, simbolico e costruttivo atte a favorire sia la sperimentazione del corpo in relazione all’ambiente, gli oggetti e i compagni, che, di conseguenza, una interiorizzazione delle esperienze che vanno a stimolare lo sviluppo delle competenze motorie, cognitive, emotivo-affettive e sociali.

La fine dell’ incontro viene annunciato in anticipo per dar la possibilità ai bambini di concludere le attività e prepararsi a tornare dalla mamma e dal papà. Prima uscire dalla stanza, infatti, vi è un momento di “distanziazione” (disegno, rilassamento, racconto del gioco fatto o delle emozioni provate) in cui viene favorito il processo di rappresentazione mentale del vissuto.

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Metodo spazio-temporale Terzi

Il metodo Terzi è un sistema di intervento cognitivo-motorio. E’ costituito da un insieme di esercizi che sviluppa la capacità di integrare ed elaborare le informazioni spazio-temporali, relative al proprio corpo e allo spazio personale ed extrapersonale, utilizzando le sensibilità propriocettive e cinestesiche. Infatti gli esercizi, costituiti da 3 parti, (consegna, vissuto e rappresentazione) vengono eseguiti escludendo la vista e ciò permette di porre attenzione su cosa, come e dove il proprio corpo si muove nel tempo e nello spazio.

  • Metodo utilizzato in bambini che presentano:
  • difficoltà di percezione e integrazione dello schema corporeo;
  • difficoltà prassiche e di coordinazione motoria;
  • disprassia e disortografia;
  • problematiche mnemoniche;

Il Metodo facilita l’acquisizione dei prerequisiti della scrittura: la percezione e integrazione dello schema corporeo, organizzazione spaziale e temporale, ritmo e il movimento, memoria, attenzione.

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Neuropsicomotricità individuale e in piccolo gruppo

L’attività neuro-psicomotoria sostiene lo sviluppo globale del bambino, sotto il profilo motorio, comunicativo, relazionale e cognitivo.

L’intervento psicomotorio viene adattato e modificato a seconda delle specifiche caratteristiche del piccolo, in relazione ai suoi bisogni evolutivi, rispettando i tempi, le strategie e l’originalità di ogni processo di crescita.

Partendo dal gioco spontaneo del bambino si favorisce la sperimentazione e la consapevolezza del proprio corpo, fondamentale per conoscersi e conoscere l’ambiente esterno.

A CHI SI RIVOLGE?

A bambini che presentano:

  • Ritardo psicomotorio
  • Disturbi della coordinazione e della progettazione motoria (disprassie, impaccio, goffaggine)
  • Disturbi di regolazione (inibizione psicomotoria / iperattività)
  • Disturbi da deficit di attenzione/ iperattività (ADHD)
  • Disturbi della condotta e dell’adattamento
  • Disturbi di attaccamento e di relazione mamma-bambino
  • Disturbi della sfera emotivo-relazionale
  • Disturbi generalizzati dello sviluppo – Autismo
  • Disturbi specifici dell’apprendimento (disortografia, disgrafia, dislessia, discalculia)
  • Sindromi genetiche
  • Ritardo mentale
  • Deficit cognitivi e disturbi neuropsicologici
  • Disturbi della comunicazione
  • Disturbi neuromotori e ortopedici (PCI, torcicollo miogeno, piede torto)

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Valutazione Neuropsicomotoria

La valutazione neuropsicomotoria è una parte fondamentale della presa in carico del bambino e della sua famiglia. Inizia con il primo colloquio tra i genitori e il terapista in cui viene raccolta l’anamnesi famigliare e del bambino e in cui i genitori raccontano il loro vissuto e le problematiche emerse che li spingono alla ricerca di un trattamento neuro psicomotorio. Dopo questo colloquio conoscitivo, si fissano 3 incontri con il bambino di osservazione.

L’osservazione nella sua globalità deve evidenziare la capacità e il potenziale di quel bambino di stabilire un rapporto con l’altro; eventuali inibizioni, interessi e desideri; il modo in cui il soggetto vive se stesso; il modo come si muove ed agisce; se finalizza i suoi movimenti; se e come comunica utilizzando i mezzi che ha a disposizione, che vanno dall’espressività motoria, verbale e grafica.

Al termine degli incontri viene fissato un colloquio di restituzione con i genitori nel quale il terapista racconta ciò che emerso durante le sedute valutative. Viene proposto e spiegato il progetto riabilitativo individuale e personalizzato, che deve necessariamente essere compreso e condiviso dai genitori. Il progetto è pensato per quel bambino in quello specifico momento, tenendo presente le sue capacità, le potenzialità, le difficoltà e i suoi bisogni specifici.

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Screening neuroevolutivo

Progetto di prevenzione e promozione dello sviluppo del bambino nei primi anni di vita

 

Ogni neonato, è unico e diverso dagli altri, ed esiste una grande variabilità sia nei tempi che nelle modalità delle acquisizioni di nuove competenze.

Tuttavia lo sviluppo del bambino avviene per gradi, o meglio per gradini, i quali devono essere compiuti uno alla volta e secondo una logica sequenza di sviluppo. Ogni traguardo raggiunto dal bambino si sommerà al suo bagaglio personale di competenze che farà da fondamenta per raggiungere l’obiettivo successivo.

Si andranno a valutare l’integrazione delle funzioni e delle competenze del bambino:

  •  Autoregolazione: ritmo sonno/veglia, alimentazione, addormentamento, consolabilità.
  • Area motoria e posturale: valutazione del tono muscolare e dei riflessi, acquisizione posture e modalità di spostamenti.
  • Area della manipolazione: modalità di utilizzo degli arti superiori, raggiungimento dell’oggetto, afferramento, rilascio.
  • Interazione e relazione: attenzione, sorriso, utilizzo dello sguardo, prime vocalizzazioni/parole.

Obiettivi: effettuare una valutazione dello sviluppo del bambino e delle sue modalità di interazione con l’ambiente in modo da poter fornire ai genitori consigli utili sulla cura posturale, la scelta dei giocattoli e sulle modalità di interazione con il bimbo. Ciò permette di fornire al bambino tutti gli strumenti per uno sviluppo sano e armonico.

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Centro Riabilitativo AquaeMed

Il centro Riabilitativo AquaeMed si pone come obiettivo fondamentale la fornitura di un servizio medico-riabilitativo di alta qualità.
Al suo interno esiste un’ampia palestra riabilitativa in grado di offrire attrezzature valide e spazio per operare in completa tranquillità per il paziente e una piscina riscaldata per le terapie riabilitative per problematiche ortopediche, neurologiche e psicomotorie.
Inoltre si stanno avviando corsi di ginnastica con il passeggino per le neo mamme e corsi di ginnastica dolce in acqua. Il centro di trova a Bellusco in via Roma 7 Telefono: 039.62.36.36 – attivo tutti i giorni lavorativi dalle ore 9:00 alle ore 19:00.

Eleonora Farina

Laureata in Scienze dell’Educazione e Psicologia. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Umane (XX ciclo), curriculum “Benessere della persona, salute e comunicazione interculturale”. Attualmente è Ricercatrice in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione (M-PSI 04) per il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa” presso l’Università di Milano Bicocca. Sta frequentando la scuola di psicoterapia Panta Rei, ad indirizzo sistemico socio-costruzionista.

Collabora occasionalmente con Percorsi attraverso consulenze psicologiche per famiglie, coppie, giovani, adulti.

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