Piede cavo

N Am J Sports Phys Ther. Feb 2010; 5(1): 27–32. Deformity or dysfunction? Osteopathic manipulation of the idiopathic cavus foot: A clinical suggestion. Christopher Kevin Wong, PT, PhD, OCS,a Adi Gidali, PT, DPT,b and Valerie Harris, PT, DPTc

Le deformità dei piedi sono spesso associate ad anormalità nella deambulazione, tra queste il piede cavo causa spesso tendinopatie dei peronieri, instabilità e artrite della caviglia, metatarsalgia o fratture, ripercussioni a livello di ginocchio, anca e schiena. Esistono diversi approcci conservativi per il trattamento del piede cavo, quando questi falliscono si ricorre alla chirurgia, fin dall’età pediatrica. Il trattamento osteopatico è contemplato nel protocollo di trattamento conservativo del piede cavo, esistono diverse tecniche di mobilizzazione e manipolazione. Poche sono le evidenze scientifiche in letteratura riguardo la validità di queste tecniche. L’apertura dell’articolazione talocrurale attraverso manipolazione diretta è descritta per aumentare la dorsiflessione in caso di piede equino, diabete, fascite plantare e disfunzione della caviglia. La tecnica di strain-counterstrain è descritta per la lateralità del calcagno e per aumentare l’eversione del retropiede. La manipolazione diretta dell’osso navicolare per aumentare la pronazione del mesopiede non è riportata in letteratura. La mobilizzazione del cuboide è descritta per migliorare la dorsiflessione della caviglia, mentre la manipolazione del cuboide a catena cinetica aperta per migliorare la pronazione del mesopiede non è riportata in letteratura. Infine la mobilizzazione della prima falange metatarsale per aumentare la dorsiflessione durante la deambulazione non appare in letteratura.

Le tecniche descritte sono state utilizzate su una donna di 27 con piede cavo bilaterale, presente anche nella madre in forma meno severa, che si è manifestato in modo asintomatico già a otto mesi di vita con i primi passi. Tale deformità non ha creato disturbi fino all’età di 27 anni nonostante la ragazza svolgesse un’intensa attività fisica. Al momento in cui si è presentata dall’osteopata, tuttavia, la paziente lamentava lombalgia e dolore agli arti inferiori. All’esame obiettivo si sono evidenziate grosse disfunzioni a livello del piede e di tutte le articolazioni degli arti inferiori. Le tecniche proposte, sia quelle descritte in letteratura che quelle senza validità scientifica, sono state applicate per tre sedute, risolvendo totalmente l’atteggiamento del piede e degli arti inferiori. Questo caso clinico mostra come in alcuni casi di piede cavo  la manipolazione sia sufficiente per la completa correzione della deformità.

Visualizza l’articolo.

fasciti